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T-shirt Personalizzate: “Cult, Culture e Subversion”

Oggi voglio parlarvi della mostra “T-shirt: Cult – Culture – Subversion” al Fashion Textile Museum che ho avuto modo di visitare a Londra. Questa mostra occupa una posizione unica sulla storia della T-shirt. Mira a stimolare la riflessione sulla moda come strumento comunicativo e sul nostro personale consumo ed espressione di abbigliamento. Evidenzia anche la raccolta di magliette come pratica d’archivio personale che illustra come tutti noi possediamo una parte della storia – personale o universale – nei nostri guardaroba.

Questa mostra occupa una posizione unica sulla storia della T-shirt. Mira a stimolare la riflessione sulla moda come strumento comunicativo e sul nostro personale consumo ed espressione di abbigliamento. Evidenzia anche la raccolta di magliette come pratica d’archivio personale che illustra come tutti noi possediamo una parte della storia – personale o universale – nei nostri guardaroba. Viaggiando attraverso la storia di questo umile indumento, la mostra mette l’onnipresente e l’insolito su un piano di parità. Le magliette in mostra ispirano dialoghi e nuovi modi di guardare un oggetto familiare. La maglietta è onnipresente e utilitaristica. È stato utilizzato per proteggere l’individuo ed è un veicolo per comunicare con il corpo sociale collettivo. Esaminando la maglietta in relazione a culto, cultura e sovversione, ci concentriamo su come sia stato un mezzo per trasmettere affinità e affiliazioni personali, riflettendo anche l’innovazione creativa e tecnica. Il design, la produzione e la diffusione della T-shirt e le sue controversie fanno parte dei processi e dei dialoghi culturali globali. Le 12 installazioni esplorano aspetti della T-shirt come strumento di comunicazione. Raccogliendoli in gruppi tematici, la mostra mette in scena i messaggi e le storie di ogni capo, invitandoci ad ascoltarne e interpretarne nuovamente i significati.

Basic

Questa mostra non è una storia della T-shirt. Sarebbe ambizioso, se non impossibile, presentare una biografia completa di questo capo semplice ma complesso. Per mettere in primo piano l’obiettivo specifico di T-Shirt: Cult, Culture and Subversion, questa sezione offre una sequenza temporale di pietre miliari selezionate nella vita della T-shirt. Il focus è sui momenti che lo posizionano come protagonista nelle narrazioni culturali, politiche e tecnologiche.

Il materiale di questa esposizione introduce alcune delle tipologie più familiari di T-shirt per ricordarci come il capo sia stato un oggetto al servizio della comunità, del commercio e dell’identità personale. Offre inoltre una panoramica dei processi tecnologici che hanno alimentato la sua evoluzione da indumento intimo di utilità di base a capo di moda più onnipresente e comunicativo al mondo.

Tipologie T-shirt: Atletica universitaria: dopo la loro apparizione nelle divise regolamentari militari, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, le magliette sono diventate rapidamente parte delle divise sportive. All’Università della California meridionale, e altrove, sono state realizzate le magliette “Property of” riprodotte di frequente, a indicare che queste magliette non dovevano essere rimosse dagli spogliatoi.

Magliette promozionali: sebbene sia ampiamente scritto che la prima maglietta promozionale in assoluto sia stata prodotta per pubblicizzare il film del Mago di Oz nel 1939, negli anni ’50 la pratica era diffusa come mezzo per pubblicizzare una serie di prodotti. Che siano indossate in campagne pubblicitarie televisive o regalate a potenziali clienti, le magliette continuano a essere uno strumento di marketing fondamentale.

Magliette souvenir e novità: Dagli anni ’30 in America, le magliette souvenir sono state un modo per le persone di commemorare le loro visite a luoghi di interesse e di essere state testimoni di eventi storici significativi. Le prime magliette di Topolino furono vendute a Disneyland dalla sua apertura nel 1955 e seguendo la tendenza per la produzione di magliette stampate che piacevano ai bambini iniziata dall’ascesa della televisione come forma di intrattenimento per la famiglia.

Campaign

La maggior parte delle magliette in questa mostra risalgono alla fine degli anni ’70 in poi, ma anche prima di questo periodo le magliette avevano avuto un ruolo nei dialoghi politici e attivisti. Offrendo ai membri del pubblico mezzi per mostrare “silenziosamente” il loro sostegno alle preoccupazioni collettive, le magliette sono passate da banali a sensazionali e spesso hanno incitato o risposto alle attuali controversie.

Il processo di serigrafia può anche aggiungere consistenza e dimensione a una maglietta. Stampando con un adesivo anziché con l’inchiostro, le magliette possono essere FLOCCATE, conferendo ai disegni un aspetto in rilievo e una sensazione vellutata. Questa tecnica era ampiamente utilizzata per stampare su tessuti scuri prima dello sviluppo di inchiostri opachi. All’inizio degli anni ’60 fu introdotto il plastisol TRANSFER, che permetteva di applicare i disegni alle magliette con un ferro da stiro o una pressa a caldo. Nei decenni successivi, questo processo è stato spesso impiegato per produrre nuove magliette con immagini fotografiche e scintillanti. Gli ultimi 30 anni hanno visto la tecnologia digitale rivoluzionare la stampa di t-shirt.

Non solo la stampa DIGITALE stessa, in grado di aggiungere minuziosi dettagli e milioni di colori alle magliette, ma anche l’introduzione della carta transfer stampabile a getto d’inchiostro assicura che le magliette continueranno ad essere abbellite, siano esse realizzate su larga scala o pratiche fai da te sempre più sofisticate.

A proposito di stampa digitale, se anche tu vuoi una maglietta personalizzata visita il catalogo online di Stampaprint e scopri i modelli di T-Shirt e felpe disponibili. Tutti gli articoli sono caratterizzati da materiali di ottima qualità ed è possibile personalizzarli a prezzi molto vantaggiosi. Lo staff ti guiderà nella scelta della maglietta che più si adatta alle tue esigenze e nella fase di stampa.